La stanchezza è un sintomo molto comune che può essere la spia di numerose patologie, alcune delle quali anche gravi come i disturbi della tiroide.
Si manifesta con debolezza, mancanza di energia e astenia.
Le malattie che determinano uno stato di stanchezza sono le infezioni, la mononucleosi, la celiachia, il diabete e i disturbi della tiroide; inoltre, può essere causata da uno stile di vita scorretto, da una dieta non adeguata e da alcuni farmaci, come gli antitumorali. Per individuare l’origine di questo sintomo, è necessario rivolgersi al proprio medico che prescriverà alcuni esami del sangue utili per verificare, per esempio, il valore della glicemia, del colesterolo e del ferro; fra i possibili esami rientrano anche i controlli relativi ad eventuali infezioni, possibili forme tumorali e disturbi della tiroide. Fra le possibili cause rientrano anche le allergie alimentari e la celiachia, ossia l’intolleranza al glutine.
In alcuni casi, la stanchezza è determinata da uno stato depressivo, da disturbi del sonno, come le apnee notturne, o da patologie relative a carico del sistema cardiocircolatorio. Può capitare che il senso di astenia si da ricollegare alla pressione bassa infatti, l’ipotensione determina un senso di stanchezza generale e di difficoltà nel compiere sforzi ed attività gravose. Questa particolare condizione può anche essere determinata dalla sindrome della stanchezza cronica, indicata con l’acronimo Cfs, una patologia sempre più diffusa che può arrivare a compromettere, in maniera importante, l’esistenza del paziente. Viene diagnosticata se, da almeno sei mesi, si accusa mal di testa, insonnia, incapacità di concentrasi e di compiere semplici azioni quotidiane.
Dopo aver escluso tutte le possibili malattie, è possibile affrontare questo sintomo seguendo una dieta sana e variata a base di prodotti freschi e di stagione. E’ invece importante limitare il ricorso ai superalcolici e all’alcol.
La stanchezza si combatte svolgendo un’attività fisica non eccessiva ed adeguata al proprio stato di salute; muoversi, oltre a favorire il benessere del corpo, aiuta il buonumore e combatte la depressione. Un elemento da non sottovalutare riguarda il riposo notturno che deve essere adeguato; in media, sono consigliate fra le sette e le otto ore per notte.
Per quanto riguarda il ricorso agli integratori alimentari è sempre bene confrontarsi con il proprio medico che saprà suggerire se sia il caso, o meno, di ricorrervi.
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