Dalla notte dei tempi la nascita dei bambini è associata a un paio di gustose leggende, secondo le quali i neonati nascono sotto i cavoli oppure è la cicogna a portarli nel becco. Il ”Morso di Cicogna” è un angioma benigno che trae il nome proprio da una di queste leggende in quanto si manifesta con una macchia, rossa e lievemente rilevata, perlopiù localizzata sulla nuca di alcuni neonati. Proprio dove il lungo becco del pennuto avrebbe fatto presa durante la gestazione.

È un’anomalia vascolare presente sin da quando il piccolo vede la luce e può fare la comparsa in altre parti del corpo, per esempio al centro della fronte, alla base del naso, sulle gambe, in prossimità degli orifizi. Se localizzata sulla fronte, prende anche il nome di “bacio dell’angelo”. E qui probabilmente ci sarebbe da chiamare in causa un’altra leggenda, ma tant’è.

Leggende a parte, per i medici il “Morso della Cicogna” è un emangioma causato dalla proliferazione dei capillari sanguigni. A seconda della colorazione che assume, prende comunemente il nome di “voglia di vino, di fragola, di lampone o di caffè”.

E no, evidentemente non è da prendere in considerazione il luogo comune secondo il quale queste voglie o emangiomi deriverebbero dai desideri delle mamme in dolce attesa.

Si stima che circa il 10% dei bambini veda la luce con il “Morso della Cicogna” o “Bacio dell’Angelo”. Quest’emangioma compare solitamente da una a quattro settimane dopo la nascita e si manifesta maggiormente nelle femminucce sottopeso di razza caucasica. Ma può anche fare la comparsa nei mesi successivi alla nascita: si manifesta come una macchiolina piatta e cresce fino all’anno di vita, quando in genere inizia a regredire.

La diversa tipologia di emangiomi infantili

Gli emangiomi si dividono essenzialmente in piani e rilevati. Gli emangiomi piani possono essere mediani oppure laterali.

Quelli mediani sono localizzati nella zona mediana della testa e scompaiono generalmente nei primi 12-18 mesi di vita. Quelli laterali invece possono associarsi a malformazioni interne (fegato, laringe) o rettali, ma per fortuna sono molto più rari. Quelli rilevati sono lievemente rialzati rispetto alla cute e prendono anche il nome di emangiomi infantili; di solito scompaiono spontaneamente intorno al sesto o settimo anno di vita.

Nella maggior parte dei casi gli emangiomi piani mediani e quelli laterali di piccole dimensioni non richiedono alcun trattamento ed evolvono benignamente. Quando persistono dubbi, i genitori del bambino possono chiedere il parere del pediatra oppure del dermatologo. Per ridurre le dimensioni degli emangiomi rilevati e localizzati in punti critici, per esempio in prossimità degli orifizi (occhi, naso, bocca), si può ricorrere a un betabloccante, il PROPRANOLOLO 3.75mg/ml soluzione orale.

Qualora tuttavia le dimensioni dell’emangioma laterale aumentino nel corso degli anni, e il rosso diventa più acceso, è possibile operare con il laser vascolare. Ad ogni modo, quando si ha a che fare con un emangioma localizzato sul volto è preferibile intervenire chirurgicamente dopo l’anno d’età, così da ridurre i rischi che l’anestesia comporta. Prima dell’intervento si raccomanda di evitare l’esposizione al sole e l’assunzione di farmaci. Di solito sono necessarie da due a sette sedute di laserterapia per eliminare completamente l’emangioma.

È vero che il Morso della Cicogna è uno degli emangiomi più persistenti, ma è anche vero che è localizzato in una parte del corpo poco preoccupante sotto il riguardo estetico.

La crescita dei capelli è di solito sufficiente a coprire l’area interessata. Per quanto innocui, può accadere che i Morsi della Cicogna sbiadiscano ma non vadano via del tutto. Sarà per questo che sono chiamati morsi e non baci?