Avete presente la proprietà commutativa, studiata nei primi anni di scuola? Dimenticatela: la novità è che cambiando l’ordine degli addendi, cambia anche il risultato.
In principio è stata la volta del balsamo che, secondo alcuni esperti, va steso sui capelli prima del lavaggio. Poi è toccato ai denti: per una corretta igiene orale vanno lavati prima di mangiare. In un articolo pubblicato sulla rivista di RDH – Registered Dental Hygenists, la dottoressa Trisha E. O’Hehir scrive che addirittura fatica a capire perché ci sia questa convinzione tanto diffusa di spazzolare i denti dopo il pasto.
Ora, dopo anni passati a sentire genitori, nonni e dentisti raccomandarci l’esatto opposto, a dire il vero lo stupore è sopratutto nostro.
La teoria che sta alla base della nuova frontiera in fatto di igiene orale è la seguente: spazzolare i denti dopo mangiato serve a togliere i residui di cibo. Ma lo scopo dello spazzolarli è, prima di tutto, rimuovere la placca. Pertanto, secondo la dottoressa, che a sua volta cita il collega Martin Addy, rimuovere i batteri prima di ingerire i cibi è l’unica strada per la prevenzione. Lavare i denti dopo che i batteri sono già venuti a contatto con cibi e bevande significa arrivare in ritardo e, nel caso in cui si siano assunte sostanze acide come il vino, può intaccare lo smalto dei denti, finendo con l’essere controproducente. L’acido, si sa, corrode lo smalto e dare una robusta spazzolata ai denti mentre questa sostanza è in azione potrebbe aiutarla, anziché prevenirla. Meglio lasciare che la saliva faccia il suo dovere, riportando la bocca al pH naturale. In alternativa, se proprio vogliamo renderci utili, associare al bicchiere di vino o al cibo incriminato un pezzo di formaggio.
Se fate parte della vecchia guardia che, diligentemente, ha ascoltato i consigli di intere generazioni, non spaventatevi: una cattiva notizia è sempre accompagnata da una buona. Oggi esistono impianti a carico immediato che in tempi minimi vi restituiscono un sorriso a prova di bacio e mettono fine alle scomode protesi mobili.
Articolo scritto in collaborazione con Amico Dentista