La sindrome dell’intestino irritabile, un tempo nota come colite spastica, è un disturbo funzionale dell’apparato gastrointestinale che interessa principalmente il tratto dell’intestino crasso denominato colon. Si manifesta clinicamente con dolori addominali e irregolarità dell’alvo, sintomi comuni con altri disordini gastrointestinali che la rendono una patologia non facile da diagnosticare.
Intestino irritabile: la sintomatologia
I principali sintomi della sindrome dell’intestino irritabile possono essere lievi o intensi, a seconda dalla posizione assunta e dello stadio della malattia. I sintomi più frequenti e diffusi includono:
• Dolori addominali localizzati nel basso ventre (intestino tenue e crasso)
• Dissenteria e/o stitichezza
• Cefalea
• Gonfiore addominale e meteorismo
• Nausea
• Senso di vomito
• Difficoltà digestive
• Disfunzioni sessuali (dolore durante i rapporti intimi e calo della libido)
• Depressione e ansia
• Alterazioni nella minzione.
• Evacuazione difficoltosa e incompleta
• Passaggio di muco
• Sangue nelle feci.
Intestino irritabile: le cause
Ad oggi le cause e i fattori scatenanti di questo disordine funzionale intestinale non sono state ancora individuate, sebbene nel corso dei decenni siano stati condotti numerosi studi e formulate varie ipotesi. Gli specialisti in gastroenterologia sostengono che dietro alla sindrome dell’intestino irritabile possa celarsi le seguenti cause:
• Fattori psico-sociali, come il comportamento verso le malattie, aspetti cognitivi ed emotivi; • Alterazioni della motilità del tratto digestivo
• Squilibrio della flora batterica intestinale
• Alterazione del microbiota
• Intolleranze e allergie alimentari
• Abuso di farmaci (antibiotici e antinfiammatori).
Intestino irritabile: la terapia
Il piano terapeutico per la sindrome dell’intestino irritabile varia da soggetto a soggetto. Se i sintomi raggiungono livelli allarmanti, è necessario effettuare una visita specialistica con tempestività. Il gastroenterologo vi indicherà la terapia più idonea e i migliori trattamenti farmacologici in grado di risolvere il disturbo e alleviare la sintomatologia. L’approccio iniziale si basa su:
• Modifiche dello stile di vita e dieta mirata
• Idratazione ed esercizio fisico regolare
• Somministrazione di lassativi per la stipsi
• Somministrazione di probiotici (fermenti lattici), antibiotici intestinali (Rifaximina), antinfiammatori intestinali (Mesalazina)
• Somministrazione di farmaci per il meteorismo (Simeticone)
• Somministrazione di antidiarroici (Loperamide)
• Somministrazione di antispastici o anticolinergici)
• Somministrazione di antidepressivi o ansiolitici (Benzodiazepine)
• Somministrazione di antibiotici non riassorbibili.
Tra le terapie complementari per l’intestino irritabile i gastroenterologi suggeriscono l’assunzione di integratori e supplementi alimentari che aiutano a ridurre i processi infiammatori e l’iperalgesia. Tra i migliori integratori in commercio annoveriamo GenesiDol del gruppo Farmagens Health Care. Si tratta di un complesso molecolare farmacogenomico e neuroprotettivo a base di Palmitoiletanolamide, Lactobacillus Paracasei F19, estratto standardizzato di avocado e soia, Ginkgo biloba, L-Acetilcarnitina, melatonina, Coenzima Q10, DL-alfa tocoferolo acetato e vitamine del gruppo B, D ed E, utile come supporto in caso di disturbo funzionale dell’apparato gastrointestinale. I suoi principi attivi ed estratti vegetali vantano straordinarie proprietà analgesiche, antinfiammatorie, antiossidanti e antidolorifiche. Le virtù fitoterapiche di GenesiDol sono state documentate da numerosi studi e la sua formulazione è presto divenuta un brevetto internazionale. GenesiDol è reperibile sul sito di Farmagensonline, la parafarmacia digitale specializzata in prodotti per la salute, il benessere e la bellezza.