La calvizie è una patologia al giorno d’oggi molto comune che può interessare sia gli uomini che le donne indistintamente e comporta l’assottigliamento del fusto dei capelli e la loro inarrestabile caduta.
Facilmente capita di vedere degli uomini che cominciano a avere meno capelli già molto presto, questo perché non c’è un ben preciso momento della vita in cui si stoppa la crescita dei capelli; come detto, in più, le donne non sono sicuramente esenti a questa disfunzione la quale spesso è conseguenza, sia negli uomini che nelle donne, dall’accumulo di stress in periodi pesanti della propria esistenza o in seguito ad un energico esaurimento nervoso, oppure da cause ormonali ed anche da elementi genetiche.
Allo stesso tempo la mancanza di alcune vitamine può produrre l’indebolimento dei capelli e in questi opotesi è bene assumere determinati integratori che aiutano ristabilire i correti livelli nel sangue di tutte le sostanze nutritive indispensabili per il nostro benessere e quella dei nostri capelli.
In particolare, nelle donne, la calvizie può essere un esito di scompensi degli ormoni provocati dalla presenza di cisti ovariche che determinano la sospensione del ciclo mestruale e nella maggioranza dei casi di donne colpite alopecia, si è riscontrato che questo problema è insorto dopo menopausa, quando c’è una notevole riduzione degli ormoni femminili ed un continuo aumento di quelli maschili.
Ma dopo aver compreso quali possono essere le ragioni dell’alopecia, tentiamo di capire per quale via è possibile correre ai ripari.
Evidentemente anche cure farmacologiche o chemioterapiche molto pesanti possono portare alla caduta dei capelli.
Fortunatamente sono parecchie le cure adatte per prevenire la caduta dei capelli, per agire contro la patologia ai primi sintomi, è possibile combatterla attraverso l’assunzione di specifici farmaci tra cui la finasteride e il minoxidil , dei farmaci che svolgono un’azione ricostituente per il follicolo dei capelli.
In ogni modo c’è da vagliare che non sempre i trattamenti farmacologiche assicurano eccellenti risultati, infatti in alcuni casi combattono la patologia non totalmente, a tal proposito, gli studi tricologici, nel corso del tempo, non si è evidentemente fermata e gli studiosi si sono resi conto che intervenendo sulle cellule staminali presenti all’interno dei bulbi capillari, si può determinare, attraverso la stimolazione di essi, la ricrescita dei capelli.
La rarefazione dei capelli non provoca necessariamente la morte del follicolo capillare, poiché in buona parte dei casi la gemma capillare è ancora viva però il capello si assottiglia talmente tanto che la caduta del capello è inevitabile, perciò è necessaria un’azione profonda che è data dalla stimolazione delle cellule staminali presenti all’interno dei bulbi capillari, in tale maniera si otterrà la ricrescita di capelli forti.
Tutte i rimedi che incidono sulle cellule staminali dei capelli si inseriscono nella branca della medicina rigenerativa, tra queste spicca la PRP HP, acronimo di Plantelet Rich Plasma Hair Therapy, questa è una terapia medica vera e propria che si regge sull’ipotesi per la quale le cellule staminali che si trovano all’interno del bulbo capillare presentano dei recettori per i fattori di crescita, cioè le piastrine che si trovano nel sangue.
Ma la terapia PRP capelli in cosa consiste?
Tali cellule si caratterizzano per la funzione di auto- riparare il corpo, però prima di andare a intervenire sulle staminali si procede prima un’operazione fondamentale, cioè il sangue viene centrifugato con l’aiuto di un’apparecchiatura che è capace di separare le differenti componenti del sangue, e dunque, in questo modo, si conquista una sostanza che comprende soltanto le piastrine.
Dalla PRP HP la ricerca tricologica è andata avanti e si è arrivati alla terapia bsBS, per mezzo della quale si possono unire la genomica e la stimolazione delle cellule staminali.
La bsBS si basa sul più moderno sistema di divisione cellulare, cioè il hCRP, il quale consente una chiara separazione e l’applicazione di Citochine, di Chemochine e di un’ alta presenza di cellule staminali CD34+.
I vantaggi ottenuti grazie a questo metodo vanno ben oltre la chirurgia estetica, garantendo i massimi risultati che dureranno nel tempo, non stiamo parlando di medicina cosmetica né a scadenza; per la completa sicurezza e sterilità, questa terapia viene compiuta in sala operatoria e solo da un medico competente.
Nei casi di alopecia più gravi, allora è fondamentale passare ad una soluzione più forte che è quella chirurgica, cioè l’autotrapianto; stiamo parlando di una tecnica di infoltimento del cuoio capelluto che agisce su due zone della testa, quella donatrice e quella ricevente.
Dalla prima zona vengono asportati i capelli che poi saranno trapiantati nella seconda e in tal modo vengono usati i bulbi capillari dello stesso paziente. Le due zone della testa coinvolte durante l’intervento sono quella che si situa nella parte inferiore della nuca e nelle regioni laterali del capo.