Il periodo della gravidanza rappresenta per la coppia una fase magica da ricordare e di grande cambiamento.
Per molte persone il concepimento può giungere con facilità e anche in breve tempo, mentre per altre può essere preceduto da una fase lunga e più complessa.
Per favorire il concepimento è importante attuare una serie di comportamenti che permettano di migliorare il proprio stato di salute e migliorare le condizioni di fertilità.
Fattori come lo stress, cattive abitudini alimentari, poco esercizio fisico e irregolarità nei rapporti possono ridurre notevolmente le probabilità di fecondazione.
Sono diversi i metodi che permettono di rilevare il periodo di fertilità e conoscerli può essere di grande aiuto al fine di aumentare le probabilità di concepimento.
Periodo fertile donne: come calcolare i giorni di fertilità
Calcolare il periodo fertile donne non è sempre facile e certamente per la donna è necessaria una profonda conoscenza del proprio corpo e del proprio ciclo mestruale.
Un ciclo mestruale, infatti, ha una durata che va da 21 fino a 40 giorni e la media è individuata con 28 giorni.
Non per tutte le donne è uguale: infatti, può essere irregolare, può avere una durata più o meno lunga, e creare maggiori difficoltà nel definire i giorni di fertilità.
Metodo Ogino-Knaus
Il metodo Ogino-Knaus è un sistema di calcolo molto famoso che viene utilizzato anche come strumento anticoncezionale per avere rapporti solamente nei giorni di minore fertilità, sebbene oggi si tenda a non considerarlo un metodo così sicuro.
In questo caso è necessari,o sottrarre 14 giorni dalla data della futura mestruazione. Il giorno individuato sarà quello centrale dell’ovulazione, in cui la probabilità di concepimento è molto alta.
Come è facile comprendere, non è un meccanismo preciso, in quanto si basa sulla valutazione di un ciclo mestruale ipotetico e non ben definito.
Inoltre, molte donne possono presentare cicli mestruali irregolari, per cui tale metodo dimostra una scarsa affidabilità.
Metodo Billings
Il metodo Billings necessita un’accurata conoscenza e una costante osservazione del proprio corpo.
Esso, infatti, prevede la valutazione del muco cervicale, il quale, in prossimità dell’ovulazione, appare più liquido e più fluido.
Al contrario, una maggiore densità si riscontra quando si è lontani dal periodo di fertilità.
Anche in questo caso, questo metodo si dimostra poco certo e approssimativo, ma può essere comunque una valida opzione da considerare insieme a strumenti più efficaci.
Temperatura basale
La rilevazione della temperatura basale deve essere effettuata in maniera sistemica e con costanza.
Essa, infatti, prevede la registrazione della temperatura appena dopo il risveglio, prima di iniziare a svolgere qualunque attività.
La temperatura corporea viene aumentata di 0,5 gradi dal progesterone in prossimità dell’ovulazione e diminuisce in prossimità del ciclo mestruale per la degenerazione del corpo luteo. Pertanto, se ci si accorge di una temperatura più elevata, è possibile che sia in corso l’ovulazione.
La costanza e la ripetizione di questa valutazione permettono di ricavare maggiori informazioni, sebbene il corpo possa essere soggetto ad aumenti o riduzioni della temperatura a causa di diversi fattori.
Test di ovulazione
Uno strumento di maggiore affidabilità può essere il test di ovulazione che prevede il prelievo e l’analisi di campioni urinari, al fine di definire con maggiore precisione il momento dell’ovulazione, in cui la probabilità di concepimento è maggiore.