Italiani e colesterolo, rapporto difficile. Già è abbastanza preoccupante che il 35 per cento della popolazione sia in cura per problemi di ipercolesterolemia, ma quel che è peggio è che il 40 per cento non sappia, secondo gli ultimi dati, di avere livelli superiori alla norma. Il problema è che se ad essere alto è soprattutto LDL, il colesterolo cattivo, aumenta il rischio di cardiopatie ischemiche che rappresentano la prima causa di decesso tra le malattie cardiovascolari. Il colesterolo LDL infatti si attacca alle pareti delle arterie addensandosi in placche di grasso che possono provocare l’ictus e l’infarto. Invece il colesterolo buono, HDL lavora attivamente per ripulire le pareti delle arterie dal LDL. Uno dei metodi per tenere bassi i livelli di LDL e aumentare HDL è assumere olio di pesce.
Olio di pesce e colesterolo
Lower is better, recita la saggezza popolare british. E questo vale anche per i livelli di colesterolo che andrebbero tenuti il più basso possibile soprattutto quando si tratta di LDL, l’ottimale sarebbe 70-90 mg/dl. Assumere olio di pesce che fornisce Omega-3 contribuisce ad aumentare il colesterolo HDL, quello buono, migliorando così la pulizia delle arterie. Recenti studi hanno evidenziato che l’assunzione di integratori di olio di pesce abbinata alla pratica regolare di esercizio fisico abbassa la quantità di colesterolo totale fino al 25 per cento. Soprattutto le due cose insieme riescono a ridurre il colesterolo LDL (fino al 30 per cento) e i trigliceridi fino al 40 per cento, aumentando le percentuali di HDL del 2-8 per cento.
Tenere a bada i trigliceridi
Secondo un importante studio pubblicato sulla rivista scientifica Mayo Clinic Proceedings, grazie all’assunzione di omega 3, le probabilità di malattie coronariche si riducono del 16 per cento tra chi ha valori alti di trigliceridi e del 14 tra coloro che presentano livelli elevati di colesterolo LDL. Nelle persone con valori nella norma, invece, il rischio diminuisce del 6 per cento. I ricercatori hanno infatti verificato che gli omega 3 sono effettivamente in grado di abbassare il livello dei trigliceridi, e il risultato è tanto maggiore quanto più è elevato il dosaggio di omega 3.
Incredibili benefici degli omega 3
Una qualità sorprendente dell’olio di pesce è che può migliorare la salute delle persone ammalate di schizofrenia o patologie analoghe. A questo proposito è interessante conoscere lo studio pubblicato su Archives of General Psychiatry, condotto all’Università di Melbourne in Australia, su 81 individui, tra i 13 e i 25 anni, che avevano manifestato sintomi di disagio mentale. Suddivisi in due gruppi diversi, i volontari hanno assunto per tre mesi o una dose di olio di pesce o la stessa quantità di placebo. A un anno di distanza, i ricercatori hanno visto che il 5 per cento di coloro che hanno preso gli omega 3 ha sviluppato un disturbo psicotico, contro il 28 per cento di quelli che invece hanno preso placebo. Ma non solo: i volontari trattati con olio di pesce hanno mostrato anche un’attenuazione dei sintomi e un aumento delle facoltà cognitive. Gli studiosi hanno spiegato che gli omega 3 sono componenti fondamentali dei neuroni e sono indispensabili per il rilascio di dopamina e serotonina, sostanze correlate ai disturbi mentali. Non è tutto: l’olio di pesce è importante anche per aumentare i livelli di glutatione, un fortissimo antiossidante che protegge il cervello dai pericoli ossidativi. I ricercatori hanno concluso che i risultati fanno bene sperare a un’applicazione dell’olio di pesce anche nella prevenzione di disturbo bipolare.