Il conteggio delle cellule somatiche nel latte crudo è una procedura comune, soprattutto nel settore lattiero-caseario, per misurare la qualità del latte. Nella stalla, questo conteggio viene utilizzato come indicatore della possibile presenza di infezioni negli animali. Quando il conteggio delle cellule somatiche (CCS) è elevato, sia che il valore provenga direttamente da una mucca o dal serbatoio di raffreddamento, indica che c’è un problema di mastite, ovvero l’infezione della ghiandola mammaria.
L’infezione intra-mammaria
Il conteggio del conteggio delle cellule somatiche è la misura più utilizzata per monitorare lo stato infiammatorio delle ghiandole mammarie. Può essere effettuato nel latte presente all’interno dei singoli serbatoi, delle singole mucche nonchè del branco completo. L’infezione intra-mammaria è il principale fattore che causa cambiamenti nel CCS nel latte. Quando i microrganismi che causano la mastite invadono un quarto della mammella e iniziano a moltiplicarsi, o quando il numero di questi aumenta in modo significativo, l’organismo della mucca deve adoperare i leucociti per combattere questi microrganismi che causano la mastite.
Oltre il 98% delle cellule somatiche presenti nel latte proviene da globuli bianchi che vi entrano in risposta all’invasione batterica della mammella. Un elevato numero di cellule somatiche è associato alla perdita di produzione di latte, dato che tali cellule sono in grado di influire sulla qualità del prodotto finale se presenti in maniera eccessiva e dunque oltre il limite previsto dalla normativa vigente.
Le ghiandole mammarie che non sono mai state interessate da mastite, normalmente hanno un conteggio delle cellule somatiche che va da 20.000 a 50.000 per ml. Nelle grandi mandrie di mucche, l’80% degli animali non infetti avrà una CCS inferiore a 200.000 per ml ed il 50% inferiore a 100.000 per ml. Uno dei motivi legati ai conteggi leggermente elevati negli animali non infetti è che alcuni degli ambienti in cui vivono gli animali presentano elementi o strumenti di lavoro ancora infetti e non perfettamente sanificati.
Quando il latte di tutte le mucche facenti parte della mandria viene miscelato, come avviene nel serbatoio di massa, il conteggio delle cellule somatiche in un campione composito è un buon indicatore della prevalenza della mastite nella mandria. Una conta delle cellule somatiche superiore a 200.000 cellule per ml indica la presenza di mastite subclinica. La conta delle cellule somatiche inferiore a 400.000 cellule per ml sono tipiche delle mandrie che sono ben gestite, ma sulle quali non viene posta particolare attenzione sul controllo della mastite. Le mandrie che hanno un efficace programma di controllo infatti, hanno costantemente conteggi inferiori a 100.000 cellule per ml. Un numero di cellule somatiche superiore a 500.000 cellule per ml indica che un terzo delle ghiandole è infetto, e che la perdita di latte a causa della mastite subclinica è superiore al 10%.
Un quarto della ghiandola mammaria sana non mostra invece alcuna alterazione patologica esterna, il suo latte non contiene microrganismi patogeni e mantiene un livello di cellule somatiche inferiore a 100 mila per millilitro.
Appare dunque evidente la necessità di sapere in ogni momento della produzione quale sia la quantità di cellule somatiche presenti nel latte crudo, e per questo per gli operatori del settore lattiero-caseario è indispensabile un analizzatore latte in grado di fornire dati molto precisi ed in tempo reale. Gli strumenti commercializzati da Bentley Instruments sono semplici da utilizzare ed estremamente efficaci. Il modello SOMACOUNT™ FC ad esempio, è in grado di rilevare fino a 10 milioni di cellule/ml e può analizzare fino a 300 campioni l’ora. Il dispositivo presenta inoltre una comoda funzionalità di risciacquo e pulizia automatiche integrate, nonché una interfaccia grafica semplice e intuitiva.