Tutti sappiamo dell’ importanza del fegato nella digestione, spesso sentiamo dire che “è importante mantenerlo ben disintossicato”, ma oggi lo osserviamo anche da un punto di vista nuovo. Infatti, secondo la medicina cinese è un organo estremamente importante perché rispecchia la nostra capacità di far fronte alle sfide.

Quali sono le funzioni del fegato?

Il fegato svolge importanti funzioni metaboliche in quanto è una ghiandola esocrina, anzi è addirittura la più grande del corpo umano, è annessa al tubo digerente (si posiziona sotto il diaframma, sul lato destro), e per questo è in grado di:

assorbire ossigeno dalle sostanze nutritive provenienti dal sangue

espellere dal corpo le tossine nocive

regolare il livello di zuccheri ed aminoacidi nel sangue

produrre la bile, che aiuta nell’eliminazione delle scorie e nella digestione dei grassi

Ma l’aspetto più curioso è quello che espleta sul piano psicosomatico, infatti il fegato pianifica, progetta, decide, sceglie ed agisce.

Il fegato in medicina cinese

Il fegato ci aiuta ad essere in contatto con la nostra energia vitale e con i nostri desideri più profondi.

Secondo la medicina cinese, quando si trova in stato di benessere ed equilibrio permette di godere di una sana autostima, rendendoci assertivi e capaci di affermare noi stessi, senza prevaricare sugli altri per realizzare la nostra miglior versione.

Sempre secondo la medicina cinese, è la residenza della nostra triplice anima eterea (Hun), ma è anche la forza spirituale che governa l’alchimia interiore. Hun, unito al Polmone (e alla sua anima corporea divisa in 7 aspetti, i Po), ha il controllo della nostra presenza sulla terra. In pratica, siamo vivi grazie alla “collaborazione” tra l’anima sottile del fegato e quella più “materiale” del polmone.

Si dice anche, nelle cronache antiche, che il fegato è il Generale del Regno. Il governo di questo regno (inteso come il nostro corpo), è affidato al Cuore, che è l’Imperatore. Il Fegato, insieme al suo organo abbinato che è la Vescicola Biliare (quella che chiamiamo abitualmente Cistifellea), si occupa della progettazione e della realizzazione delle opere del Regno, cioè di organizzare e dirigere i nostri progetti di vita.

Nel ritmo circadiano dell’energia vitale, l’orario di massima attivazione dell’organo è tra l’1:00 e le 3:00 del mattino (ora solare). Ecco perché certe volte, quando magari abbiamo consumato una cena pesante oppure bevuto un po’ di più, capita di svegliarsi proprio in quella fascia oraria, senza riuscire a riprendere sonno.

…E se il fegato si ammala?

Ciò che fa ammalare di più questo organo è l’intossicazione. L’intossicazione può avere due cause: da una parte il cibo, se è eccessivo o troppo elaborato, oppure se si abusa di alcool o droghe. Dall’altra parte, forse ancora più pesante, c’è l’eccesso di emozioni e di rabbia.

La rabbia, infatti, è proprio l’emozione peculiare del fegato, intesa anche come irritazione, frustrazione, indignazione, rancore, ecc.

Per questo, periodicamente (ma soprattutto in primavera), abbiamo bisogno di disintossicarci, cioè di ripulire l’ambiente interno. Spesso “ripulirsi” significa soprattutto “lasciare andare”, per non appesantire il qi (la forza vitale), e permettere al fegato di ritornare in equilibrio spontaneamente.

Come si manifestano i deficit o gli eccessi energetici del fegato?

Un deficit di fegato si riconosce dalla capacità di digerire senza affaticamento, ma soprattutto può manifestarsi nei comportamenti: scarsa autostima, senso di impotenza, difficoltà a portare avanti i propri obiettivi.

Al contrario invece, un eccesso di fegato si manifesta spesso con un ego molto forte, atteggiamenti aggressivi e prevaricatori, tendenza ad esercitare controllo e potere eccessivo sugli altri.

Inoltre, dato che gli occhi sono l’espressione esterna dell’organo, osservandoli possiamo valutarne lo stato di benessere: per esempio la presenza di occhi gonfi ed arrossati può segnalare un affaticamento del fegato. A seguire, andando sempre per analogie energetiche, potremmo riscontrare dolori articolari, muscolari, rigidità del rachide: anche in questi casi potrebbe esserci un affaticamento dell’organo.

In tutti i casi (fermo restando che in presenza di sintomi importanti è indispensabile rivolgersi al medico), può essere utile una fase di pulizia profonda dalle scorie. In queste situazioni la tradizione indica il cardo mariano come la pianta più adatta allo scopo, ma se parliamo di riequilibrio energetico è sicuramente consigliato praticare il Qi Gong.

Il Qi Gong, che è una forma di ginnastica armoniosa associata al respiro, è in grado di riportare in equilibrio il qi del fegato con molta dolcezza, ma in maniera decisamente profonda.

Come avere un fegato sano?

Avere un fegato sano implica un impegno quotidiano per armonizzare il proprio stile di vita. Infatti la vita che svolgiamo oggi, sempre di fretta, mangiando fuori casa o con orari irregolari, favorisce il disequilibrio del qi di fegato.

Quindi, per esempio, è positivo ridurre i cibi che contribuiscono ad intasarlo, prediligendo l’uso quotidiano di alimenti freschi e verdi (in particolare le verdure a foglia verde), poiché il verde è il colore che nutre il Fegato.

Un sapore moderatamente acido (come può essere quello del limone) può aiutarci a dare beneficio al fegato, non a caso il limone è anche un frutto disintossicante. Diversamente, un eccesso di acido in intensità (cibi troppo acidi come l’aceto), o in quantità eccessiva (per esempio consumare troppi limoni), può dare l’effetto opposto e nuocere al fegato. Anche il sapore dolce in quantità moderata (come ad esempio quello del cereale integrale ben masticato) tonifica l’energia del Fegato.

E se per un attimo vogliamo considerare altro oltre ai cibi, è fondamentale anche imparare a gestire le nostre emozioni. Un sano equilibrio porta ad allontanare la rabbia (nociva per il fegato), e proprio in questo ci viene in aiuto una sana respirazione, come quella praticata nel Qi Gong.