Quando si desidera avere un bambino è opportuno recarsi dal proprio medico per valutare quali siano gli esami da fare prima della gravidanza.
Soprattutto quando si è più avanti negli anni o quando in famiglia ci sono malattie ereditarie, è fondamentale a livello preventivo fare uno screening per evidenziare carenze o patologie in atto, per salvaguardare la propria salute e quella del nascituro.
Il Sistema Sanitario Nazionale, proprio in quest’ottica, ha stilato un elenco completo di esami che si può reperire sulla Gazzetta Ufficiale n.65/2017.
L’elenco comprende un numero molto vasto di esami, tuttavia sarà il medico a indicare quelli più opportuni, tanto più che vanno prescritti progressivamente da quelli più generici a quelli più specifici.
Visita ginecologica pre-gravidanza
Senza dubbio, ancora prima di scegliere gli esami a cui sottoporsi, è opportuno fare una visita ginecologica. In ogni caso, al di là della ricerca della gravidanza, sarebbe bene sottoporsi periodicamente a questo tipo di visita.
In giovane età, bisognerebbe andare dal ginecologo almeno una volta ogni due anni, mentre con l’aumentare dell’età o in presenza di patologie, è opportuno fare un controllo annuale.
Che cosa si può evidenziare dalla visita ginecologica
Prima di tutto, durante la visita ginecologica viene fatta una anamnesi durante la quale lo specialista registra tutti i dati interessanti che riguardano la storia medica della paziente e anche del suo nucleo familiare.
Chi, per esempio, ha avuto in famiglia casi di malattie o disturbi che si possono trasmettere per via ereditaria deve informare il medico, perché possa valutare i rischi e gli esami da prescrivere.
Inoltre, vengono analizzate altre circostanze, come l’età in cui è comparso il menarca, la regolarità del ciclo, l’uso di farmaci, le allergie, etc.
Dopo il colloquio informativo, viene fatta la visita vera e propria, che prevede l’esame del collo dell’utero: in questa fase si possono diagnosticare anomalie come infiammazioni, polipi, etc., e viene presa in esame la posizione e la dimensione degli organi riproduttivi.
Durante la visita, alcuni ginecologi sottopongono la paziente a pap-test, che è uno screening per individuare tumori al collo dell’utero.
Gli esami pre-gravidanza consigliati
Gli esami da fare prima della gravidanza, così come indicati in Gazzetta Ufficiale, riguardano sia l’uomo sia la donna.
Esami specialistici per la donna
Oltre alla visita ginecologica e il pap-test, sono previsti il test di Coombs, il rubeo test e l’esame dell’emoglobina.
Se non vengono prescritti prima della gravidanza, questi esami vanno comunque svolti quando si aspetta un bambino. Il test di Coombs indiretto serve a valutare la presenza di anticorpi contro i globuli rossi: nel caso in cui si rilevi malattie emolitiche del bambino, verrà svolto anche il test di Coombs diretto.
Il rubeo test, invece, serve a scoprire se la donna ha gli anticorpi contro la rosolia, in quanto si tratta di una malattia infettiva piuttosto rischiosa se contratta in gravidanza. Inoltre, di prassi si prescrivono esame del gruppo sanguigno, soprattutto in relazione al fattore Rh, e il test HIV.
Se, invece, si hanno difficoltà a raggiungere il concepimento, potranno essere prescritti gli esami degli ormoni: in particolare, vengono analizzati i valori relativi all’ormone FSH, che è predisposto allo sviluppo degli ovuli, e quelli dell’ormone LH, l’ormone luteinizzante, che stimola il rilascio degli ovuli.
Esami specialistici per l’uomo e la coppia
A seconda dei risultati degli esami femminili e dalle condizioni emerse tramite l’anamnesi, possono essere necessari anche altri esami.
L’uomo, per esempio, dovrebbe sottoporsi all’esame delle emoglobine e dell’emocromo nel caso in cui la donna sia portatrice sana di anemia mediterranea.
Inoltre, una volta raggiunto il concepimento, anche l’uomo dovrebbe sottoporsi all’esame del gruppo sanguigno, alla valutazione dell’Rh, e ad altri test come quello dell’HIV e della sifilide (test del treponema pallidum).
Nel caso in cui, invece, ci siano problemi a raggiungere il concepimento e siano escluse responsabilità da parte della donna, andranno fatti tutti gli esami specifici per la fertilità anche all’uomo.
Altri accertamenti possono essere prescritti in caso di aborti frequenti, come la visita con il genetista e l’analisi dei cromosomi.