Negli ultimi tempi la zanzara Zika è balzata tristemente agli onori della cronaca per una serie di episodi di trasmissione del virus Zika attraverso questi insetti, in particolar modo nel Sud America. La notizia ha prodotto un allarmismo importante in particolar modo per la possibilità che la trasmissione del virus possa compromettere la salute del feto nelle donne in gravidanza con danni permanenti. Cerchiamo allora di comprendere meglio cos’è questo virus, da quali insetti è trasmesso e come la lotta alle zanzare può aiutare a fermare la diffusione della malattia.
Le zanzare Zika vengono così soprannominate dal virus che trasmettono, il virus Zika, malattia molto vicina al virus Dengue ed isolato per la prima volta in Uganda, nella foresta di Zika, nel 1947. Questo virus viene trasmesso dalle zanzare della specie Aedes ed attualmente le zone del mondo dove è maggiormente diffuso sono l’America latina, in particolare il Brasile, ed alcune zone della Polinesia francese. In Italia i casi accertati di virus Zika sono pochissimi ed in ogni caso nessuno degli episodi registrati ha avuto conseguenze drammatiche.
Le zanzare che diffondono solitamente tale virus sono particolarmente aggressive durante le ore diurne e depongono le loro uova in piccoli depositi di acqua stagnante, nelle piante o nelle ciotole dei nostri amici a quattro zampe. La zanzara, è bene specificarlo, non è infetta di per sé ma viene colpita dal virus non appena punge un soggetto che lo è entrando in contatto col suo sangue. A questo punto la puntura di questo insetto potrà trasmettere ad un altro soggetto sano lo stesso virus.
La domanda che tutti si pongono, visto il clamore mediatico che la notizia ha avuto nei mesi scorsi, è quindi se questo tipo di zanzare Zika sia pericolosa e come attuare un’efficace lotta alle zanzare infette.
Secondo quanto appreso finora su questo virus, gli esperti hanno rassicurato la popolazione spiegando che il virus Zika non è assolutamente mortale. I soggetti colpiti dalla malattia, talvolta asintomatici, presentano nella maggior parte dei casi febbre fino a 38,5 gradi, dolori muscolari e piccole eruzioni cutanee puntiformi. Il tutto regredisce solitamente in 5-7 giorni senza lasciare alcun tipo di strascico. Il vero problema delle zanzare Zika riguarda in realtà le gestanti. In Brasile, infatti, dal 2015 ad oggi il numero di nascite di bambini affetti da microcefalia e sindrome di Guillain-Barré è aumentato in maniera preoccupante a causa del maggior numero di persone colpite dalla zanzara che trasmette il virus.
Qui in Italia non esiste assolutamente un allarme in tal senso ed i pochi soggetti risultati affetti dal virus non ne sono stati colpiti nel belpaese ma nelle zone suindicate dalle quali erano di ritorno. In ogni caso l’eventualità che la zanzara Zika possa colpire una donna in gravidanza va assolutamente ridotta al minimo con una lotta alle zanzare mirata. È fondamentale, quindi, anche e soprattutto se in gravidanza o allattamento, proteggere il corpo con prodotti antizanzare specifici ed evitare, in particolar modo durante il giorno, di uscire senza un’adeguata protezione sempre con sé.